martedì 29 maggio 2012

Gita Sociale ad Arquà Petrarca e dintorni




L’ADAFA, riprendendo una sua lunga tradizione, organizza una Gita Sociale ad Arquà Petrarca e dintorni sabato 9 giugno.

La gita è riservata ai Soci e agli amici del Sodalizio.

Il costo è di € 70,00 per il seguente programma di visita:

Ore 08,00 Ritrovo dei Partecipanti in Piazza Libertà e partenza per San Pelagio (arrivo ore 11) dove si visiteranno il Castello (storica dimora settecentesca da dove, nel 1918, Gabriele D’Annunzio partì per il suo volo su Vienna), i giardini ed il Museo dell’Aria

Si proseguirà (ore 13) quindi per Arquà Petrarca, per il pranzo e la visita al Borgo.

Nel pomeriggio (ore 16) proseguimento per Valsanzibio e visita guidata del giardino, costruito nella sua forma attuale nel Seicento, uno dei più importanti giardini storici, esteso su di una superficie di quindici ettari.

Rientro a Cremona nel tardo pomeriggio. 

Le iscrizioni, obbligatorie, devono pervenire entro giovedì 31 maggio ai seguenti indirizzi: cell. 340 4704185; e-mail: adafa-cr@tiscali.it oppure presso la sede dell’ADAFA, via Palestro 32, dalle ore 17 alle ore 19 (escluso il lunedì).

mercoledì 23 maggio 2012

Alfredo Signori «Carte disegnate e dipinte»




A.D.A.F.A. 
AMICI DELL’ARTE - FAMIGLIA ARTISTICA 

Casa Sperlari 
Via Palestro 32, Cremona 



Alfredo Signori 

«Carte disegnate e dipinte» 



La S.V. è invitata all’inaugurazione 
della mostra che si terrà 
il 1° giugno 2012 alle ore 17.00 

con la presentazione di 
Tiziana Cordani 


L’esposizione sarà aperta 
al pubblico dalle 17 alle 19 
tutti i giorni escluso il lunedì


La mostra voluta dall’A.D.A.F.A. rivolge l’attenzione alle opere su carta di Alfredo Signori (1913-2009), in particolare quelle che raffigurano la sua città e l’immediata periferia, opere forse meno conosciute delle tele e delle tavole, ma ugualmente significative. 
La ricchissima produzione di Signori ha rivelato in questo campo autentiche sorprese e “tesori nascosti”: non solo grafica in bianco e nero, ma tempere e acquerelli dagli smaglianti colori, che testimoniano, al pari delle sue opere più note, la continua ricerca e l’evoluzione maturata dall’artista nel corso del tempo. 
Fin dagli anni ’50 del secolo scorso Signori ha saputo cogliere nella periferia cremonese rarefatte immagini di angoli solitari, muri fatiscenti a ricordo dei disastri di guerra, demolizioni in vista di una lenta e inevitabile ricostruzione. 
Anche gli ambienti naturali hanno esercitato su di lui una forte attrattiva: i colori grigi e nebbiosi del paesaggio padano, ravvivati qua e là da fiammate di colore acceso, il fiume Po, gli ampi spazi della campagna estesi a perdita d’occhio, nei quali non vi è traccia della presenza umana, sostituita da fragili sagome arboree, cascine metafisiche, argini e canali tracciati con rigide geometrie. 
Il suo mondo che ha rappresentato con tenacia e passione per una vita intera.

Lezione-concerto di Mario Stefano Tonda su Giacinto & Vincenzo Calderara e la musica tastieristica Sabauda del XVIII secolo





Domenica 20 maggio, la Commissione musicale dell'A.D.A.F.A. ha promosso una Lezione-concerto di Mario Stefano Tonda su Giacinto & Vincenzo Calderara e la musica tastieristica Sabauda del XVIII secolo, ultima fatica discografica (edita dall’etichetta bolognese TACTUS e premiata da ampi riconoscimenti dalla critica musicale) del musicista e musicologo torinese, sostenuta da un meticoloso lavoro filologico compiuto sulle fonti musicali. 
Grazie a puntuali spiegazioni suffragate da dati storici ed esempi pratici al pianoforte il professor Tonda, coordinato dal dottor Michele Bosio (presidente della Commissione musicale), ha posto l’accento su un repertorio per tastiera dall’idioma italico – per la precisione sabaudo – di notevole pregio, quasi “insospettabile” che nulla ha da invidiare all’Empfindsamkeit di ben altra origine e associazione semantica. 
Il giovane fortepianista ha illuminato con estrema eleganza l’estro creativo di alcuni compositori, suoi conterranei, vissuti in pieno Settecento, operanti con riconosciuta fama e oggi totalmente obliati. Una volta riportate alla luce le due Sonate in tre tempi di Giacinto e Vincenzo Calderara (rispettivamente padre e figlio) – il linguaggio delle quali incamera elementi viennesi, reminiscenze venete, nonché spunti ascrivibili alla scuola napoletana – il vetusto segno musicale è stato vivificato in suono dalla moderna galanterie di Mario Tonda. 
Il cospicuo pubblico in sala ha tributato numerosi applausi e apprezzamenti all’artista piemontese che si è formato con artisti del calibro di Ottavio Dantone, Emilia Fadini, Giorgio Tabacco, Kenneth Gilbert, Pierre Hantai, Jos van Immerseel, Alexei Lubimov, Andreas Steier, Barth van Oort e Malcolm Bilson. 




sabato 12 maggio 2012

Mario Stefano Tonda su Giacinto & Vincenzo Calderara e la musica tastieristica Sabauda del XVIII secolo



Domenica 20 maggio, ore 17,00 terzo appuntamento 
dell'anno sociale in corso, organizzato


Lezione-concerto di Mario Stefano Tonda su
ultima fatica discografica del musicista e musicologo torinese, sostenuta da un meticoloso lavoro filologico 
compiuto sulle fonti musicali.


[...] Una volta riportate alla luce le due Sonate in tre tempi di Giacinto e Vincenzo Calderara (rispettivamente padre e figlio) – il linguaggio delle quali incamera elementi viennesi, reminiscenze venete, nonché spunti ascrivibili alla scuola napoletana, il vetusto segno musicale è stato vivificato in suono dalla moderna galanterie di Mario Tonda.
Leggerezza, ampia varietà di tocco e fraseggio, bel suono, ma soprattutto cantabilità sono le cifre che contraddistinguono una lettura viva sì, ma non nervosa, equilibrata, ma non distaccata, per nulla scontata. Perché l’interprete affronta le pagine dei Calderara e del pinarolese Ignazio Pacotto – oltre che degli altri autori che potremmo definire «di cornice» – con lo stesso rispetto che si deve avere per C. P. E. Bach, per Haydn o per Mozart, cercando di penetrarne lo spirito che a prima vista potrebbe risultare superficialmente edonistico, al contrario cela sovente i recessi dell’animo umano che solo chi si commuove veramente sa poi manifestare. E Tonda prima ancora che commuovere il pubblico ha commosso sé stesso; complice di questa ideale alchimia è la copia Paul Mc Nulty (Praga, 2004) di un fortepiano viennese costruito da Anton Walter intorno al 1805, scelta per la presente registrazione. 
                                                                                                                                                                                        Michele Bosio


Sede del Sodalizio: 
Cremona – Casa Sperlari 
Via Palestro 32


martedì 1 maggio 2012

Gianluca Barbieri su “L’immagine di Sé tra autenticità e finzione. Cosa significa oggi dire “io”?”



Martedì 15 maggio, alle ore 17, presso la sede ADAFA 
(via Palestro 32) conferenza

L’immagine di Sé tra autenticità e finzione. 
Cosa significa oggi dire “io”?


L’evento s’inserisce nella rassegna “Immagine e parola: un legame antico”, messa a punto dalla Commissione Cultura per l’anno 2012 e dedicata al ricordo della prof.ssa Elena Contucci Quintani.




Parlare oggi di identità è molto più problematico e complesso rispetto al passato. Da un lato il potere di condizionamento dei mezzi di comunicazione è aumentato a dismisura e orienta il nostro modo di percepire noi stessi e gli altri; dall’altro la diffusione di tecnologie sempre più raffinate e alla portata di tutti consente di giocare con la propria identità e di alterarla in vari modi, più o meno innocui.
L’aspetto più allarmante della questione è che, come dimostrano gli studi neuroscientifici, non si tratta solo di momentanei e transitori condizionamenti delle nostre idee, ma di autentiche e profonde modificazioni delle connessioni sinaptiche dei nostri cervelli, non facilmente reversibili.
I dilemmi che si presentano sono molti, ma quello centrale è: a cosa mi riferisco quando dico “io”?  




Cinzia Galli su “Immagine e parola in ambito scientifico: spunti di riflessione”


Martedì 8 maggio, alle ore 17, presso la sede ADAFA 
(via Palestro 32) conferenza 

Immagine e parola in ambito scientifico: spunti di riflessione 

Cinzia Galli, conservatrice del Museo di Storia Naturale di Cremona e docente di Paleontologia dei vertebrati presso l’Università di Pavia.



L’evento s’inserisce nella rassegna “Immagine e parola: un legame antico”, messa a punto dalla Commissione Cultura per l’anno 2012 e dedicata al ricordo della prof.ssa Elena Contucci Quintani.




Carlo Linneo (Carl von Linné) ( 1707-1788)
(…) Nomina si nescis, perit et cognitio rerum
(…) Se si perdono i Nomi, si perde la cognizione delle cose […]



I Nomi rispondono al metodo della sistematica , e siano dunque: Classi, Ordini, Generi, Specie, Varietà.
La Scienza della Natura dipende dal metodo della Conoscenza di essa e dalla Nomenclatura Sistematica, che è come un filo di Arianna con la sola guida del quale è possibile attraversare con sicurezza i meandri della Natura”.
(Sistemae Naturae… Introduzione)
Partendo da questi assiomi dell’illustre naturalista svedese Carlo Linneo, inventore della moderna nomenclatura scientifica, la relatrice percorrerà un itinerario di scoperta nel mondo della natura con riferimento alle singole discipline (mineralogia, paleontologia, botanica…) per cogliere l’essenza delle cose e la loro specificità attraverso il legame tra immagine e parola, oggetto e nome.






Michele Ghigo (Hon.EFIAP), un Maestro della Fotografia italiana








Mostra fotografica
dal 5 al 20 maggio 2012


inaugurazione sabato 5 maggio, ore 17,30

ADAFA, via Palestro 32 (1° piano)

ingresso libero dal martedì alla domenica, ore 17-19




Il Gruppo Fotografico Cremonese - ADAFA, Benemerito della fotografia Italiana, è onorato di ospitare Momenti..., la mostra retrospettiva di Michele Ghigo, uno dei Maestri della Fotografia italiana.
Il dottor Ghigo risiede a Novara. Ha iniziato a fotografare nel 1950 conseguendo le prime affermazioni in concorsi fotografici per universitari a Torino. Nel 1956 si è iscritto alla Società Fotografica Subalpina, ha poi rilanciato la Società Fotografica Novarese (1959) di cui è stato Segretario e Presidente. Nel 1964 ha ricevuto l’incarico di vice segretario della FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche della quale è stato eletto Segretario Generale (1968), Presidente nazionale (1972) e Presidente Onorario (1993). Dal 1960 al 1972 ha partecipato a concorsi in Italia e all'estero ricevendo l’onorificenza AFIAP (1963), EFIAP (1968), Hon.EFIAP (1972) e di ‘Seminatore FIAP’ (1994). È stato Segretario Generale e vice presidente della FIAP, federazione internazionale (1957). Promotore dell'Annuario Nazionale FIAF (1970) e della rivista ‘Il Fotoamatore’ (1975), ha dato vita alla Fototeca Nazionale FIAF.