mercoledì 18 giugno 2014

Il destino dei sogni

Splendida serata di musica all'ADAFA martedì 17 giugno con le composizioni di Stefano Gueresi, eseguite dall'Autore (al pianoforte) da Carlo Contini (violino) e Massimo Repellini (violoncello), in occasione della presentazione dell'ultimo CD Il destino dei sogni (disponibili ancora alcune copie in sede).




sabato 7 giugno 2014

IL DESTINO DEI SOGNI

Martedì 17 giugno, alle ore 21, nella sede del Sodalizio, presentazione del nuovo CD di Stefano Guaresi



 “Il destino dei sogni”,  nuovo cd di Stefano Gueresi, un album ispirato, intrecci sonori
vellutati  con la complicità di melodie cantabili, evocativi, di un passato che non c’è più e di un futuro solo immaginato. 
Questo lavoro fa seguito al progetto del 2010, “I racconti del lago” che ha visto iniziare la collaborazione del compositore con Carlo Cantini, violinista, arrangiatore e titolare del
DiGiTube Studio, dove il cd è stato registrato tutto in acustico. 
In formula trio i brani sono stati eseguiti già più volte in concerto con il violoncellista Massimo Repellini prima di approdare alla registrazione del disco.
“Questo nuovo cd abbonda di atmosfere diverse, ritroviamo orientalismi, folclore e anche memorie classiche, ma tutte con un forte richiamo di immagini – ha scritto il critico musicale Andrea Zaniboni - . Quella di Gueresi è una storia lunga ed internazionale, punteggiata da molti riconoscimenti della sua capacità evocatrice, dopo prove con il pianoforte solo, dopo quella con l’orchestra, oggi arriva una registrazione
per tre strumenti. Il trio di violino, violoncello e pianoforte ha fatto la storia della musica classica”.
Il disco, prodotto da Try Records di Roberto Tiranti, in distribuzione dallo scorso autunno è già stato presentato a Mantova, Milano, Firenze, Torino, Ferrara e Piacenza. 





martedì 3 giugno 2014

Lingue locali nell’età della globalizzazione

Un corpus per il dialetto cremonese?
una proposta

Venerdì 6 giugno ore 17,30 – nella Sede dell’ADAFA –
Cremona via Palestro, 32

CONFERENZA
di Andrea Bernini



Fino alla caduta del Muro di Berlino le politiche linguistiche europee sono state dominate dall’idea che l’omogeneità culturale di uno stato fosse alla base dello stato stesso. Tuttavia da alcuni anni a questa parte, in parallelo con il processo di globalizzazione che ha abbattuto le frontiere culturali (e non solo) fra gli stati, si è assistito a una rinnovata attenzione nei confronti delle lingue locali, come testimoniato ad esempio dalla European Charter for Regional or Minority Languages. All’interno di questo contesto si collocano anche i dialetti, i quali, benché vengano sempre meno utilizzati nella società contemporanea, continuano a rivestire una certa importanza, non solo per l’aspetto prettamente comunicativo, ma anche per il valore culturale in essi racchiuso. La questione del dialetto nel XXI secolo non deve essere percepita come una mera questione campanilistica o una semplice laudatio temporis acti, ma come un tema sociolinguistico che si inserisce in un discorso globale ben più ampio, e che vede nella rinnovata attenzione alle lingue locali un arricchimento per la società. Proprio nell’ottica della valorizzazione del dialetto si colloca la proposta di realizzazione di un corpus del dialetto cremonese.