lunedì 18 maggio, con don Marco D'Agostino
L'ADAFA è giunta a metà del percorso
del progetto Edo ergo sum, quattro incontri dal 4 al 25 maggio
(presso la sede del Sodalizio) con studiosi e rappresentanti delle
tre maggiori religioni monoteiste per una riflessione sul cibo come
strumento di dialogo e conoscenza (con il patrocinio e la
collaborazione del Comune di Cremona, essendo il progetto inserito
nell'ambito di Cultura a Cremona 2015). Con i primi due
interventi di Ibrahim Gianluigi Spina (della comunità
musulmana di Milano e membro della Fondazione "Mahmut Huday")
e di Yehuda Giavarini
(presidente della Comunità ebraica di Parma) l'idea di un
confronto-dialogo fra le religioni abramitiche sul tema del cibo nei
suoi aspetti più diversi, culturali in senso lato, da quello
tradizionale a quello sacrale, si è mostrato, anche nella presenza
di un pubblico attento e pieno di domande, vincente; e, cosa
ulteriormente significativa, ha sottolineato l'interesse a meglio
conoscere i nostri vicini di casa in quella che è la loro specifica
visione del mondo. Tante le specificità di ciascuna cultura, così
tante da non valere la pena nemmeno tentare di riassumerle in breve,
attendendo gli Atti che, al termine del percorso, raccoglieranno le
presentazioni dei relatori.
I prossimi due incontri saranno (sempre
alle 17,30 presso la sede dell'ADAFA, Via Palestro 32) lunedì 18
maggio, con don Marco D'Agostino che proporrà un incontro dal
titolo "Date voi stessi loro da mangiare "(Luca 9,13)
e lunedì 25 maggio con la
conferenza del prof. Filippo Maria Gambari (Sovrintendente
Beni archeologici per la Lombardia e docente di Storia
dell'alimentazione): Cultura alimentare tra tecnologia e armonia:
le origini.
Gianluigi Spina e Davide Astori all'incontro di apertura del 4 maggio |
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