Tra
i personaggi de “Il
prodigio di Lisbona”
anche il campione cremonese
Aristide
Guarneri
Si
parla anche di Cremona nell’ultimo
romanzo
di Paolo Gulisano
Venerdì
22 settembre, ore 17,30, presso la sede dell'A.D.A.F.A.
(Cremona, via Palestro 32), presentazione
del libro Il
prodigio di Lisbona: da una periferia scozzese alla Coppa dei
Campioni...passando per Fatima
(Editrice
Elledici 2017) di Paolo
Gulisano
(medico,
saggista e scrittore). Conduce il giornalista Mauro
Faverzani,
sarà presente l'autore. In questa favola realmente accaduta, una
favola sportiva per la precisione, che ha inizio in una periferia
scozzese e giunge sino alla Coppa dei Campioni, passando curiosamente
attraverso Fatima, si parlerà anche di Cremona, poiché tra i
protagonisti de Il
prodigio di Lisbona...compare
anche il campione cremonese Aristide
Guarneri.
Tutto
ebbe inizio per un nobile ideale: quello di raccogliere fondi per i
diseredati, che popolavano le misere periferie di Glasgow, dove,
dalla metà dell’Ottocento, si erano rifugiate decine di migliaia
di irlandesi in cerca di un lavoro come minatori, muratori, operai,
lavori pesanti, abituati a vivere in tuguri ed in quartieri-ghetto,
oltre tutto discriminati anche a causa della loro fede, essendo
cattolici in un Paese di anglicani.
Così,
in Scozia, presso una parrocchia di questi immigrati, quella
intitolata a St. Mary, il 6 novembre 1887 fratello Walfrid, religioso
marista, originario a sua volta di una Contea irlandese, quella di
Sligo, fondò una squadra, il Celtic
Foot Ball Club,
proponendosi con essa di organizzare partite e tornei per raccogliere
soldi da destinare ai poveri, soprattutto ai più piccoli: una
squadra d’oratorio,
dunque,
rivelatasi
però in grado addirittura, il 25
maggio 1967,
con ragazzini presi quasi tutti dal settore giovanile, di sconfiggere
l’Inter,
all’epoca considerata la più forte squadra al mondo con campioni
come Facchetti
e Mazzola,
coordinati dal carismatico Mister argentino Helenio
Herrera,
soprannominato “il
Mago”,
nonché di conquistare, nella finale disputata presso lo Stadio
Nazionale di Lisbona, il titolo di Campione
d’Europa.
Ma
il livello agonistico è solo lo spunto, per conoscere ed entrare in
contatto con vicende accadute su scenari importanti, incontrando
peraltro, nella loro umanità, personaggi realmente esistiti come
Giovannino Guareschi, Attilio Giordani ed il cremonese Aristide
Guarneri. Anche sul campo, quelle che si affrontano sul campo non
sono solo due squadre, di ragazzini da una parte e campioni
dall’altra: sono persone, ciascuna con la propria storia, con i
propri Valori, con le proprie speranze, con i propri sogni.
Paolo Gulisano, 58
anni, medico, da molti anni svolge, con lusinghieri riscontri ed
innegabile successo, un impegno culturale come saggista e scrittore,
attento tanto al genere fantasy
quanto
ai miti e alle leggende irlandesi, dai grandi temi letterali a quelli
storici e filosofici. Collabora con diversi quotidiani e periodici.
E’ considerato uno dei massimi esperti di cultura inglese e,
precisamente, di Tolkien, l’autore della saga de Il
Signore degli Anelli.
I
suoi testi vengono tradottianche all’estero. Ha co-fondato anche la
Società
Chestertoniana Italiana
e ne è vicepresidente.
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